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Emilio Sturla Furno


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ALTAROMA
GIADA CURTI
presenta
COLLEZIONE
 AUTUNNO/INVERNO
 2012-2013
   La Reine du Cirque

  

Lunedì 9 luglio 2012 - ore 21.00
Parco dei Daini - Villa Borghese - Roma

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Piume tra i capelli come nei ritratti delle corpulenti e morbide donne del circo dipinte da Fernando Botero.
L’arte circense ispira la collezione intitolata “La Reine du Cirque” disegnata dalla stilista Giada Curti per la stagione Autunno/Inverno 2012/13 che viene presentata Lunedì 9 Luglio alle ore 21.00 presso il Parco dei Daini di Villa Borghese, in occasione della settimana di Altaroma.
Dieci preziose creazioni prendono posizione nella giostra sotto un immaginario tendone. Giada Curti sceglie pregiati shantung, duchesse, broccati e cangianti chiffon nei colori del nero, del rosso e dell’oro. Li trasforma in voluminosi abiti-gioiello da grande soirée con sovrapposizioni di tulle su ampie gonne sostenute da bande di crine.
Decoltè misurati che inquadrano il viso in un trionfo di cristalli. Sul collo esplodono grandi fiocchi in seta. Le maniche in pizzo nero terminano con polsi decorati da ricche e raffinate passamanerie in swarovski e pietre dure. Trasparenze su pizzi rebrodè intarsiati di piume in tinta.
Creazioni opulente e rigorose al contempo che menzionano il lusso e lo sfavillio degli abiti delle signore del circo, ma, allo stesso modo, richiamano la disciplina e la severità di quel mondo.
“Gli abiti dei circensi” – afferma Curti – “non sono costumi, ma paramenti sacri che si muovono nella pista del circo tra mangiatori di fuoco, acrobati, tigri e incantatori. L’arena è l’altare in cui si scongiurano le paure. Il tendone è il tempio e le modelle sono audaci sacerdotesse abili nel domare le fiere e nel cavalcare. Donne intelligenti e coraggiose che vincono la paura del vuoto e fanno volteggiare oggetti in equilibro. Persino gli elefanti obbediscono alla loro femminilità. In fondo, il circo è l’allegoria della società dei nostri tempi. Le donne non cadono. Anzi. Sono sempre più consapevoli della loro bellezza e del loro successo”.

alternativa al bianco della tradizione. Vita lunga e ricami in swarovski sotto il seno nelle gradazioni del salvia e dello smeraldo che disegnano collane sulla schiena. Ampia gonna a pieghe baciate. Lunghissimo il velo in tinta con l’abito.
Una collezione di abiti dell’immaginario, di realtà scrutate nei ricordi e nei sogni. Nel Circo si materializza il desiderio divenendo realtà e la paura si supera con il desiderio che diviene speranza.
“Venghino, signori venghino. Lo spettacolo sta per iniziare”. Si alza il sipario.




      

 

 

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